Riportiamo parte del messaggio del Sindaco Michele Leon per la giornata:
“In un’epoca segnata da individualismi e fragilità sociali, il Giubileo delle cooperative ci ricorda che la forza del “noi” è ancora la via maestra per costruire comunità più giuste e inclusive.
Significa riscoprire la bellezza del mettersi insieme non per competere, ma per condividere valore, per dare dignità al lavoro, per creare benessere diffuso.
Celebrare un Giubileo non è dunque solo un rito del passato, ma un gesto di responsabilità verso il futuro.
È riconoscere che ogni cooperativa, grande o piccola, è un pezzo di speranza organizzata — un luogo dove la fraternità diventa impresa, e l’impresa diventa bene comune.”
Il Giubileo delle Cooperative nel comune delle Cooperative
Applicato al mondo cooperativo, il Giubileo ha assunto un valore ancora più denso. Presenti il Presidente di Confcooperative Pordenone, Fabio Dubolino, il Direttore Marco Bagnariol, tanti presidenti, consiglieri, cooperatori dei vari settori della Cooperazione. Presenti insieme al Sindaco il Vice Sindaco Luca Leon e l'Assessore all'Ambiente Francesco D'Andrea. Il Vescovo di Concordia Pordenone Mons. Giuseppe Pellegrini insieme al delegato alle cooperative don Flavio Martin, hanno guidato le riflessioni della giornata. Numerose sono state le testimonianze di cooperatori che hanno spaziato dal mondo agricolo, a quello sociale.
Partendo dal piazzale della coop FruttaFriuli (già FriulKiwi) è stato avviato il cammino giubilare verso il VCR Research Center. Il breve pellegrinaggio immerso nei vigneti si è concluso con il passaggio sotto un arco fatto di rami di vite intrecciati, la professione di fede e la benedizione delle barbatelle come segno di speranza.
Questa celebrazione ha riaperto una riflessione sul fatto che le cooperative nascono e vivono sul principio di mutualità, solidarietà e corresponsabilità: parole che oggi risuonano come un moderno “spirito giubilare”.
Un Giubileo delle cooperative può essere letto come:
• Un tempo di memoria, per onorare chi ha creduto nella cooperazione come strumento di emancipazione sociale e crescita collettiva.
• Un tempo di bilancio, per misurare la fedeltà ai valori fondativi: democrazia, equità, lavoro condiviso, attenzione alla persona.
• Un tempo di rilancio, per proiettare la cooperazione nel futuro, rinnovando lo slancio etico e la capacità di innovare senza perdere le proprie radici.
Un approfondimento sul Comune delle Cooperative
San Giorgio della Richinvelda è stato il primo Comune a ricevere il premio “Comune delle Cooperative”, istituito da Confcooperative Pordenone per valorizzare le comunità e i territori che, nel corso della loro storia, hanno maggiormente sostenuto l’economia sociale e l’azione della cooperazione.
Si tratta di un riconoscimento unico in Italia, realizzato con la collaborazione di partner istituzionali quali la Camera di Commercio di Pordenone, la Diocesi di Concordia-Pordenone, l’ANCI e Friulovest Banca.
Per stilare la classifica finale – una vera e propria mappa dell’intensità della cooperazione nei comuni della provincia – la commissione giudicatrice ha valutato diversi indicatori.
Sommando i punteggi ottenuti, San Giorgio della Richinvelda è risultato vincitore grazie alla presenza di sei diversi settori cooperativi, al 5,37% di cooperative attive sul totale provinciale e al 7,56% nel rapporto tra cooperative e aziende locali.
Al secondo posto si è classificata Pordenone, seguita da Cordenons.
Completano la “top ten” Casarsa, San Vito al Tagliamento, Clauzetto, Fontanafredda, Barcis, Frisanco e Claut.