In Evidenza: la piazza su cui sorge la chiesa di Aurava è stata recentemente dedicata ad Alessandro Orologio, illustre musicista e compositore che operò in diverse corti europee alla fine del cinquecento – inizio del seicento. Di lui si dice che “si distingueva in ogni campo per la sua fresca vena inventiva e la sua abilità nel comporre”.
Il padre di Orologio, Pellegrino di Aurava, fabbro e maestro orologiaio, realizzò nel 1550 con Giacomo di Aurava l'orologio in piazza San Giovanni a Udine ed operò per lungo tempo come addetto alla manutenzione degli orologi pubblici e come armaiolo della città.
Le attività della frazione gravitano attorno all’associazione principale che ha sede nelle ex-scuole, il CCR Aurava, vero motore delle attività della frazione. Numerose sono le proposte tra le quali spiccano le attività del centro estivo “estate in” e la festa dei girasoli.
Note storiche sulla Chiesa Parrocchiale: il più antico documento risale al 1204 dove viene citata la “villa di Aurava”. Della primitiva chiesa, intitolata a San Lorenzo, non si conserva più memoria mentre la nuova chiesa, anch'essa intitolata al medesimo Santo, risale alla metà dell’ottocento..
Opera di Giacomo Basso (di Provesano), che costruì anche la chiesa di Cosa, si svincola dagli schemi applicati in precedenza per accostarsi piuttosto alla poetica introdotta in Friuli da numerosi architetti veneziani tra i quali Francesco Lazzari, che realizzò la chiesa di Rauscedo.
All'interno è conservata una pregevole pala di Umberto Martina (Dardago 1860 -Tauriano 1945) raffigurante San Lorenzo, che ne mette in luce le ottime qualità pittoriche esaltando il senso del colore (con quelle pennellate dense e intense che sono quasi il segno distintivo della sua arte), rivelando la capacità d’introspezione psicologica e di reinterpretazione del quadro sacro del passato.