San Giorgio della Richinvelda: le "Radici del Vino"
Fotografia del territorio
San Giorgio della Richinvelda è un crocevia tra mare e montagna, caratterizzato da una zona pianeggiante disegnata da corsi d'acqua che hanno segnato e continuano a scandire la storia delle genti, ed il passare dei giorni. Scorci esclusivi dalle alpi al mare in solo un'ora di macchina alla scoperta di un territorio ricco di storia, paesaggi e buon gusto: sassi bianchi che rendono uniche queste zone nelle quali tutti i colori della natura si esprimono al meglio. Il territorio si può sintetizzare in un mosaico di ambienti, architettura, cultura, luoghi tutelati e segreti, tutti da scoprire, nell'area dei Magredi.
Grave, terre magre, dove il bianco dei sassi si fonde in un territorio brullo e ricco di scenari da cogliere, che l'uomo in un patto con la natura, ha saputo pazientemente coltivare insediandosi in sette comunità distinte. Il territorio offre la possibilità di numerose escursioni naturalistiche, alla scoperta di specie faunistiche protette (la zona è tutelata dall'unione europea) avventurandosi semplicemente in una camminata, o in un’uscita a cavallo, piuttosto che in mountan-bike.
Con le sue sette frazioni è un Comune in cui si è sviluppata negli anni un’agricoltura di eccellenza legata al comparto viti enologico, da cui il claim del territorio de "le radici del vino".
Il Comune prende il nome dall’area della Richinvelda, luogo ricordato per un drammatico episodio che segnò, il 6 giugno 1350 la storia della “Patria del Friuli”, con l’assassinio in un agguato teso da alcuni rivoluzionari all’allora Patriarca Bertrando di Aquileia, ricordato dalla storia come difensore e riorganizzatore di tutto il Friuli. La Chiesa l’ha poi elevato a Beato suscitando nella popolazione friulana una fortissima venerazione; tutt’ora nei pressi della chiesetta di San Nicolò, luogo in cui morì, si ricorda la vicenda annualmente con celebrazioni religiose.
Nel capoluogo la Pieve di San Giorgio è da considerarsi tra le più antiche della diocesi di Concordia-Pordenone, i documenti storici la vedono protagonista in documenti risalenti al 1186. Nella stessa Pieve e nelle varie chiese del Comune, sono conservate numerose opere d’arte tra le quali spicca il ciclo di affreschi di Gianfrancesco da Tolmezzo risalenti al 1496, altre opere di Giovanni Antonio Pilacorte, Gasparo Narvesa e Michelangelo Grigoletti. Distribuite sul territorio, vi sono numerose ville ed edifici storici, dal palazzo Pecile, alla villa Spanio-Spilimbergo al castello di Cosa oltre a numerose case dalla tipica architettura rurale friulana, realizzate con sasso a vista, che sulle loro pareti conservano tutt’oggi numerosi affreschi devozionali.
La storia della comunità agricola contadina è tutta raccolta nell'omonimo museo al centro della frazione di Pozzo, che vede catalogati nelle sale adibite ad esposizione, tutti gli strumenti legati alle varie lavorazioni di un tempo, che saltuariamente rivivono in alcuni eventi rievocativi, organizzati dalle associazioni locali. È l'associazionismo l'anima delle comunità nell'arco dell'anno con eventi e manifestazioni.
A San Giorgio quindi ci si potrà rilassare: prendendosi una pausa, in una degustazione, visitando aziende e monumenti, per respirare la bellezza della natura, il verde sei suoi paesaggi, il bianco dei sassi ed il profumo del vino.
Alla scoperta delle "radici del vino” Benvenuti a San Giorgio della Richinvelda!
Agricoltura
La barbatella è la creazione di una nuova vite da uva, grazie all'innesto della vite europea su quella americana, resistente alla fillossera (parassita che devasta la vite europea). Oggi in tutto il mondo non c'è vite che produce uva, che non derivi da quell'innesto geniale, concepito a Rauscedo, senza il quale non esisterebbe né viticoltura, né vino, né la passione al mondo dell'enologia.
Un processo produttivo che nell'arco dell'anno crea oltre sessanta milioni di nuove piante, di tutte le varietà, destinate a diventare i vigneti di domani nella maggior parte delle aziende viticole mondiali. La dedizione, insieme alla conoscenza della vite in quest’area è così profonda che il piccolo comune di San Giorgio della Richinvelda è il maggior produttore di vini del Friuli. Bianchi freschi e profumati in particolare, rossi delicati e semplici e spumanti dal perlage fine e persistente.
Numerose sono le altre aziende che danno lustro al territorio, e cooperative che vedono uomini lungimiranti associarsi per dare maggiore competitività ai prodotti ed evitare la concorrenza. Sono esempi questi che fanno capire lo stile della popolazione sangiorgina.
Cultura e tradizioni
Le comunità di San Giorgio sono ricche di arte e cultura, hanno dato i natali a dei pittori di fama quali Angiolo e Jacopo D'Andrea, ma ospitano anche numerose opere custodite nelle chiese parrocchiali, come gli affreschi di Provesano opera di Gianfrancesco da Tolmezzo, ciclo che racconta la crocifissione. Scorcio suggestivo alla chiesetta si San Nicolò tra San Giorgio e Rauscedo, luogo della Richinvelda, che nel lontano 1350 fu protagonista dell'assassinio dell'allora Patriarca di Aquileia, il Beato Bertrando, luogo tutt'ora di culto.